La guerra iniziata da Putin sta provocando una grave crisi alimentare nel mondo.
L’aumento dei prezzi del grano e dei fertilizzanti insieme alle sanzioni e alle navi bloccate nel Mar Nero rischiano di scatenare una crisi alimentare senza precedenti. L’Ucraina è detta il granaio d’Europa perché è uno dei maggiori esportatori al mondo. Con la guerra che sta devastando questo paese è difficile la coltivazione e l’export.
La scarsa disponibilità di grano e orzo, utili non solo per l’alimentazione umana ma anche per gli allevamenti danneggia soprattutto i più poveri e i paesi che già patiscono la fame. Per quanto riguarda i fertilizzati utili alle coltivazioni vengono solitamente importati dalla Russia che a causa delle sanzioni imposte dall’Occidente non può esportare.
Il prezzo di grano e fertilizzanti è aumentato di oltre il 30% quanto l’esportazione dei due paesi belligeranti. In tutto questo la Russia sta bloccando da circa due settimane 94 navi nel Mar Nero che esportano grano in tutto il mondo. Ma alle accuse dell’Occidente a Mosca di provocare la crisi alimentare nel mondo, il Cremlino risponde che la colpa è delle sanzioni occidentali.
Le accuse reciproche tra Russia e Usa sulle responsabilità della crisi
Dopo aver accusato gli Usa di fare disinformazione contro la Russia, Mosca ha precisato le vere cause secondo della crisi secondo la Russia. “Le vere cause che minacciano il mercato alimentare globale con gravi turbolenze non sono da ricercare nelle azioni della Russia, ma nell’isteria sfrenata delle sanzioni che l’Occidente ha scatenato contro la Russia senza pensare né alla popolazione dei Paesi del cosiddetto Sud globale né ai loro cittadini.” Ha detto Vassily Nebenzia rappresentante permanente del Consiglio Onu. “Il tentativo di isolare la Russia dal punto di vista economico, finanziario e logistico dai lunghi canali di cooperazione sta già comportando una crisi economica di portata storica”.
Che la causa risieda nelle sanzioni o nella guerra stessa voluta da Putin è irrilevante alla luce del fatto che una crisi alimentare mondiale è sempre più reale. A pagarne le spese più alte, come sempre, saranno i paesi che già soffrono la fame e si trovano in gravi difficoltà come i paesi africani e del Medio Oriente. Aumentando così il tasso di fame e carestia nel mondo.